28/04/09

Go Anime: Demon Prince Enma (eng)





La serie di OAV Demon Prince Enma (Kikoushi Enma) prodotta nel bienno 2006/2007 prende origine da un fumetto realizzato da Go Nagai nel 1973, Dororon Enma-kun. La storia, subito trasposta in un anime TV di grande successo, narra delle disavventure del piccolo Enma, nipote nientemeno del Re degli inferi! Quest'ultimo decide di inviarlo sulla Terra dove, assieme alla Princepessa-Demone delle Nevi Yukiko e coaudiovato da un cappello parlante ed uno spettro anfibio Kappa, ha inizio la sua missione di cacciatore di spiriti maligni.
Più di trent'anni dopo la serie originale Go Nagai realizza un manga che reintroduce il personaggio (ora adulto) e a cui fanno seguito gli OAV ed una serie a fumetti affidata a Eiji Toriyama.
Il nuovo anime vede dunque un Enma ormai cresciuto tornare sulla Terra riprendendo nel mondo di oggi il ruolo di cacciatore (o preferibilmente giustiziere!) di spettri, la serie perde gran parte delle caratteristiche grottesche/comedy dell'anime TV anni '70 in favore di atmosfere decisamente più dark/thriller proponendosi così per un target più adulto. Il risultato è piuttosto buono grazie all'interessante regia di Mamoru Kambe ("Elfen Lied"), al bel character design di Toshiyuki Komaru e alle animazioni prodotte dallo studio Brain's Base ("Mazinkaiser").
L'edizione americana di Demon Prince Enma è suddivisa in due DVD che raccolgono i 4 OAV sottotitolati in inglese, gli extra presentano delle brevi interviste ai doppiatori originali. I booklet si segnalano per la gallery di "settei" (disegni preparatori), un breve racconto di Ritsuko Hayasaka e delle spassose vignette scritte e disegnate dallo stesso Go Nagai.
In Italia la saga di Dororon Enma-kun è totalmente inedita, ci auguriamo quindi di vedere prossimamente anche nel nostro paese questa serie, magari preceduta dai manga firmati Nagai.
Nelle immagini: Enma, Yuki-hime, le confezioni dell'edizione americana prodotta da Bandai Visual USA.

14/04/09

Go Manga: Mazinger Z (jpn)





E' curioso notare come una serie di fondamentale importanza per il mondo dei fumetti e dell'animazione giapponese come Mazinger Z fu realizzata quasi come una sorta di "divertessement".
Durante il 1972 Go Nagai è impegnato nella creazione di quello che probabilmente si può considerare la sua opera più rappresentativa, Devilman. La travolgente passione ed il forsennato ritmo lavorativo con cui l'autore porta avanti questo ormai leggendario manga lascia il giovane Go quasi esausto.
Ma siamo nei primi anni '70, Nagai ed il suo studio Dynamic Production arrivano a realizzare anche un centinaio di tavole alla settimana e i suoi personaggi sono richiesti indistintamente da tutte (!) le riviste di manga dell'epoca. Così in quel periodo di grande fermento creativo, Go Nagai da vita a Mazinger Z sulle pagine del popolare "Shonen Jump" dell'editore Shueisha , un fumetto che viene vissuto dall'autore come una specie di "relax" dalle fatiche di Devilman ma che nonostante tutto diventa invece un'altro fondamentale tassello dell'immaginario manga (e non solo).
Go Nagai rivoluziona per sempre il concetto di "robot gigante", Mazinger Z è si un titanico automa come già si erano visti in passato ma per la prima volta è il protagonista umano, l'impavido Koji Kabuto (e si noti, tradotto dal giapponese: "kabuto"="elmo") ad inserirsi nella testa del Mazinger Z tramite la navicella Hover Pylder e a divenirne il vero e proprio "cervello" in una sorta di simbiosi tra lo spirito del protagonista e la tecnologia del robot.
A corollario di tutto questo vi è la solita "energia nagaiana": rivalità ardenti, personaggi di supporto memorabili e tante altre situazioni ormai diventate altrettanti archetipi del genere "super-robot".
Il successo è travolgente e la quasi immediata trasposizione animata ne decreta definitivamente il notevole impatto sul pubblico giapponese dando vita a tutta una serie di epigoni che ancora oggi devono gran parte del loro successo a questo immortale classico nagaiano.
Stranamente, i due precedenti editori che si sono occupati di presentare i manga di Go Nagai in Italia, per motivi più o meno validi non hanno pubblicato il manga originale di Mazinger Z preferendogli la versione disegnata da Gosaku Ota (storico collaboratore della Dynamic Production), forse dallo sviluppo narrativo più "coerente" ma fatalmente priva del segno e dell'energia assolutamente inimitabile del pennino di Go Nagai.
Ora D/Visual andrà a colmare questa lacuna con l'ormai prossima edizione di questo classico dei manga che si preannuncia come fra le più complete di sempre (nel corso degli anni il fumetto è stato più volte ristampato in Giappone con contenuti talvolta leggermente modificati a seconda delle diverse esigenze editoriali). Un occasione quanto mai opportuna per conoscere l'opera originale firmata Go Nagai, fonte di ispirazione anche per il nuovo e recentissimo anime Shin Mazinger, attualmente in onda sulle TV giapponesi ed ideale ponte fra passato e futuro di questa vera e propria icona dell'immaginario fantastico.
Nelle immagini: cover della ristampa giapponese in volume unico datata 1989 (Chuokoronsha), il primo "faccia a faccia" di Koji con Mazinger e alla guida
del robot in una tipica splash-page di Go Nagai.